Friday 11 April 2008

L'Italia agli Italiani?

Sono tantissimi i marchi commerciali italiani oggi di proprietà di società straniere, anche se molti mantengono stabilimenti produttivi e sedi operative nel nostro paese.

Una tendenza particolarmente evidente nel settore alimentare: l'anglo-olandese Unilever possiede Bertolli, Calvé e Findus; la svizzera Nestlé le acque minerali Panna, Vera e Sanpellegrino, oltre ai marchi Motta, Maggi, Buitoni e Perugina; la francese Lactalis ha acquisito alcuni fra i principali marchi dell'industria casearia italiana, come Galbani (strappato alla concorrente Danone), Invernizzi, Locatelli e Cademartori. Non va meglio nel campo delle birre: Dreher e Birra Moretti sono della Heineken (che è olandese, e non tedesca), del colosso inglese SABMiller è invece la Birra Peroni, che tuttavia detiene a sua volta il marchio Wuhrer; italianissima almeno la birra Splugen (gruppo Poretti). E' invece della Bacardi il marchio Martini & Rossi.

Non sono più italiani neppure i supermercati Sma (della francese Auchan) e Standa, passata nelle mani dell'austriaca Billa. Ancora più noti i casi di Lamborghini e Bugatti, marchi storici dell'automobilismo sportivo italiano oggi di proprietà della tedesca Volkswagen. Da notare, in questo settore, l'inversione di tendenza operata dalla Ducati, tornata di proprietà italiana nel 2005 dopo essere stata controllata per quasi dieci anni dall'americana Texas Pacific Group.

Restano fuori dai nostri confini anche le proprietà di Emilio Pucci, Fendi, Berluti, StefanoBi e Acqua di Parma, tutti del colosso francese Moet Hennessy Louis Vuitton (LVMH).

(2 - continua)

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