Tuesday 8 April 2008

EcoBalle Spaziali

L’orbita terrestre è invasa dai rifiuti: milioni di frammenti che si accumulano continuamente e che stanno cominciando a diventare pericolosi.

Si chiama LEO (Low earth Orbit) ed è una zona compresa fra l’atmosfera e le fasce di Van Allen: sta rapidamente diventando una discarica spaziale, perché è invasa da oggetti ormai inutili di diversa natura: soltanto quelli più larghi di 1cm sono oltre 600mila. Oltre a satelliti dimessi, serbatoi esausti e frammenti di veicoli spaziali, ci sono anche un guanto (perso durante la prima passeggiata spaziale), una fotocamera (dimenticata dalla missione Gemini 10), sacchi di spazzatura e persino uno spazzolino da denti.

Sono oltre 3000 i veicoli spaziali in disuso e più di 7000 in totale gli oggetti di dimensioni sufficientemente grandi da poter essere tracciati da Terra nel loro percorso.
Il problema è che gli oggetti compresi in quest’area orbitano la Terra in soli 90 minuti, viaggiando quindi a una velocità di circa 27,400 chilometri orari: anche uno spillo può diventare pericoloso; non a caso la Stazione Spaziale Internazionale è stata opportunamente fortificata proprio per far fronte a eventuali collisioni, e qualsiasi veicolo spaziale che attraversa la fascia deve essere condotto con estrema cautela.
Il timore è che una serie casuale di scontri fra oggetti diversi inneschi una reazione a catena dagli esiti incontrollabili, tale da rendere eccessivamente rischioso l’attraversamento della fascia.

Misure eccezionali. Attualmente i frammenti di grandi dimensioni sono tenuti sotto controllo (dallo USSTRATCOM) per evitare collisioni accidentali. Tuttavia, sono allo studio diverse misure per arginare il problema. Da un lato limitando l’aggiunta di nuovo materiale, ad esempio creando una nuova orbita “cimitero” in un’area attualmente vuota, ove inviare i satelliti al termine del loro ciclo vitale. Dall’altro ipotizzando sistemi di raccolta del materiale, tramite raggi laser o persino grossi proiettili di aerogel per intrappolare i frammenti e farli rientrare nell’atmosfera terrestre (ove verrebbero dissolti).

3 comments:

e.BreakeR said...

Con l'avvento del turismo spaziale, voglio vedere come novelli piloti spaziali avranno la temerarieta' di esigere la precedenza da un serbatoio esausto che ti arriva da sinistra a 27000 chilometri orari...

jps said...

Per adesso sono fortunati: la Low Earth Orbit inizia a circa 160km di quota, e i "viaggi spaziali" tipo quelli della Virgin Galactic si fermano poco oltre i 100 (che rappresentano la quota generalmente accettata come "soglia dello spazio"). Certo se dovessimo cominciare ad avere un certo traffico in uscita sarebbe un bel problema.

Anonymous said...

Non bastava la monnezza di Napoli, ora pure di quella siderale dobbiamo preoccuparci.. oddio, non che pianifichi una viaggetto per andare a trovare meteosat, ma comunque sia da oggi in poi la mozzarella di bufala lunare eviterò di acquistarla.
Fosse mai inquinata dall'idrazina dei motori di manovra dello Shuttle?